I risultati del progetto Iris e le politiche regionali per i cambiamenti climatici illustrati nella conferenza “Cambiamenti climatici, territorio e industria”, organizzata da ERVET e Regione Emilia Romagna, lo scorso 26 febbraio 2019 a Bologna.
L’iniziativa, a cui hanno partecipato circa 130 persone, tra esponenti del mondo dell’università, della ricerca, delle istituzioni e dell’industria ha rappresentato un proficuo momento di confronto sul tema dei Cambiamenti climatici e delle sue ricadute a livello territoriale e industriale.
L’evidenza scientifica dell’entità del riscaldamento globale si è andata sempre più consolidando negli ultimi anni, così come la consapevolezza che a causarlo sono le emissioni di gas climalteranti derivanti dall’impiego dei combustibili fossili e dall’uso non sostenibile del territorio e delle risorse naturali. Di pari passo è cresciuta la consapevolezza della necessità di porre in atto sia politiche per ridurre drasticamente le emissioni e mitigare l’aumento delle temperature, sia strategie di adattamento per limitare gli impatti dei cambiamenti climatici in atto e futuri. In quest’ottica la Regione Emilia Romagna, ha fissato obiettivi per il clima e l’energia al 2030 con il Piano energetico regionale (PER) attraverso misure di efficientamento energetico e il potenziamento delle fonti rinnovabili e di recente ha adottato la propria Strategia unitaria di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici che si concentra, in primis, sulle principali vulnerabilità a livello regionale, riguardanti il ciclo dell’acqua e l’erosione della costa.
Il cambiamento climatico ha effetti sull’uomo, sull’ambiente, sull’agricoltura, ma anche sull’industria, che può subire danni ingenti a impianti e magazzini, con ricadute su produzione, merci e salute dei lavoratori. Il Progetto IRIS, dal 2015 ad oggi, si è impegnato proprio su questo fronte sperimentando misure di adattamento nelle aree industriali di Bomporto (MO), di San Giovanni di Ostellato (FE) e nella filiera della birra Carlsberg Italia, programmate nei Piani di adattamento di ciascun cluster. Altro strumento messo a punto utilizzando la metodologia e i dati raccolti nel corso delle sperimentazioni è stato il “Climate adaptation support tool” – CAST . Si tratta di un portale web gratuito ma con accesso previa registrazione, attraverso cui le imprese possono fare uno screening preliminare delle loro vulnerabilità rispetto ai cambiamenti climatici e studiare misure per l’adattamento.
A completare il quadro su cosa si può fare per affrontare il cambiamento climatico, sono state presentate altre esperienze e buone pratiche sviluppate nell’ambito di progetti europei e internazionali: dai sistemi di allertamento per far fronte agli eventi estremi; ai modelli previsionali e mappe di vulnerabilità; fino alle polizze assicurative per far fronte ai danni ambientali.
Per approfondire i temi trattati scarica gli atti:
Cambiamenti climatici: la dimensione economica- Enrica De Cian, CMCC
I sessione –Cambiamenti climatici e territorio
Guido Croce, ERVET – Presentazione dei risultati del Progetto IRIS
Luca Biancucci CAP Modena– IRIS: Il piano di adattamento dell’area industriale di Bomporto
Key lecture – Adaptation planning: Challenges and chances a cura di Walter Kahlenborn, ADELPHI
II sessione – Cambiamenti climatici e imprese
Antonella Reggiori, Carlsberg Italia – Il piano di adattamento nella filiera della birra
Lisa Casali, Pool Ambiente – Il ruolo delle assicurazioni nella tutela dell’ambiente
Giuseppe Maffeis, Terraria – Il Tool per misurare la resilienza delle imprese
Angelica Monaco – Climate-kic Italy – Innovazione per il clima
Francesco Matteucci– Buone pratiche in ambito cambiamenti climatici nel Clust-ER Greentech
Dalla galleria foto:
I partner del Progetto IRIS